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I magici momenti della casa alata: vivi un INTERO fine settimana WorldSBK targato Honda!

Friday, 1 May 2020 06:57 GMT

Grandi gare, vittorie del titolo iridato e appuntamenti indimenticabili. Tutto firmato Honda.  

Dopo il grande divertimento degli scorsi fine settimana in cui abbiamo rivisto interi Round ora cambiamo focus. Questo fine settimana è dedicato a Honda: la grande scuderia giapponese nel 2020 torna come squadra ufficiale HRC all’interno del Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike. Ha ottenuto ottimi risultati nel corso del primo appuntamento della stagione. Andiamo a rivedere i momenti migliori che hanno visto Honda protagonista nel corso della sua storia nel WorldSBK.

Alla scuderia giapponese bastano appena tre gare per andare a conquistare la prima vittoria nella classe regina delle derivate di serie. Arriva in Gara 1 all’Hungaroring e porta la firma dello statunitense Fred Merkel. Nel 1988 c'è spazio anche per un altro successo. Merkel però riesce incredibilmente a portare a casa il titolo mondiale con il minor numero di vittorie prima di ripetersi nel 1989. Honda viene battuta per gran parte degli anni ’90 dalle Ducati di Raymond Roche, Doug Polen, Carl Fogarty e Troy Corser; nel 1993 è Kawasaki a festeggiare la vittoria mondiale insieme a Scott Russell. 

Sulla scia di quanto avvenuto nel 1988 e 1989 c’è un altro pilota statunitense a portare in alto Honda. Nonostante i 15 successi ottenuti tra il 1990 e il 1996 la casa alata non riesce a vincere il Campionato del Mondo ma può contare sul ritorno del campione del mondo nella classe 250cc John Kocinski che è determinato a cambiare la situazione. Il 1997 è l’anno che lo vede lottare con alcuni dei suoi grandi rivali come Fogarty e il compagno di squadra Aaron Slight. Vittoria dopo vittoria Kocinski riesce a raggiungere l’obiettivo iridato. È il migliore anche nel podio più ravvicinato della storia del WorldSBK in quel di Monza. Alla bandiera a scacchi infatti i primi tre sono divisi da soli otto millesimi. Poi è la volta di un bellissimo duello all’ultimo giro che lo vede protagonista in Gara 1 a Sentul insieme ad Aaron Slight. 

Kocinski nel 1998 torna nel Campionato del Mondo classe 500cc e lascia spazio nel Castrol Honda a Colin Edwards. Il texano firma la doppietta a Monza prima che Slight faccia lo stesso a Misano. Nonostante le cinque vittorie il neozelandese chiude al secondo posto mentre Edwards termina in quinta posizione. Il 1999 regala altre sfide storiche. Slight non vince nessuna gara mentre Edwards si laurea vicecampione del mondo ma a fine anno è staccato di 128 punti dall’iridato Fogarty. Honda decide di introdurre qualcosa di speciale in vista del nuovo millennio.

La nuova VTR1000 parte subito forte. Edwards batte Noriyuki Haga e Fogarty nella prima gara del 2000 che si disputa a Kyalami. Poi è la volta di altre sfide indimenticabili come quella a cui assistiamo in Gara 2 a Monza, oltre che in Gara 1 a Oschersleben e ovviamente senza dimetnicare la lotta che vale il titolo iridato e che si consuma a Brands Hatch, nonostante Edwards sia già certo del successo iridato prima del Round per via di una sanzione comminata dalla FIM ai danni di Haga. Nel 2001 'Texas Tornado' cede lo scettro mondiale a Troy Bayliss. L’anno successivo si accende la sfida tra i due e con nove vittorie nelle ultime nove gare dell’anno Edwards riesce a recuperare 58 punti di distacco a Bayliss. Nell'ultimo Round dell'anno a Imola si laurea campione del mondo al termine di una bellissima Gara 2. 

Il 2003 è un anno di pausa, il grande ritorno avviene nel 2004 insieme a Ten Kate Racing. Honda torna a vincere e lo fa con Chris Vermeulen in Gara 2 a Silverstone. Porta a casa anche una fantastica doppietta a Laguna Seca oltre che un successo davvero emozionante ad Assen. Il quarto posto finale viene migliorato nel 2005 quando si laurea vicecampione del mondo grazie alle sei vittorie stagionali tra cui un’altra bellissima affermazione sempre ad Assen. Nel 2006 James Toseland festeggia in tre occasioni e chiude al secondo posto in classifica mentre anche Alex Barros regala un successo alla casa giapponese. Il 2007 è di nuovo l’anno di Honda: Toseland vince per la seconda volta il titolo mondiale grazie a otto affermazioni.

L’anno successivo Honda festeggia in cinque occasioni e chiude al quarto posto con il debuttante Carlos Checa in sella alla moto ridisegnata per quella stagione. Nel 2009 inizia l’era di Jonathan Rea insieme alla scuderia giapponese. Il pilota nordirlandese conquista un’eccezionale prima vittoria in carriera sulla pista di Misano. Poi ne arriveranno altre 14. Da quel momento la moto in pratica rimane la stessa e l’ultima gioia la regala Nicky Hayden grazie alla sua splendida e unica affermazione nel WorldSBK che arriva nel 2016 sulla pista di Sepang. Nelle stagioni successive la situazione non è facile per Honda ma la nuova CBR1000RR-R SP che scende in pista nel 2020 ha già fatto vedere di poter puntare in alto e può fare affidamento su due vicecampioni del mondo nella classe regina delle derivate di serie come Alvaro Bautista e Leon Haslam.

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